adattato da style.corriere.it
Dante, il padre della letteratura italiana, chiamava nella sua Divina Commedia il nostro paese “il giardino dell’impero” e a buona ragione.
I giardini segreti d’Italia sono luoghi di contemplazione estetica e spirituale, di proprietà privata, oggi aperti al pubblico nel circuito dei Grandi Giardini Italiani.
Alcuni esempi? I giardini di Villa della Pergola ad Alassio, con l’esplosione dei glicini in primavera e in estate degli agapanti, collezione unica in Europa con più di 400 varietà.
Luoghi magici, densi d’arte e di storia. Come il Castello di San Pelagio (oggi Museo dell’Aria), “il luogo segreto, mistico e ardente” dove Gabriele d’Annunzio concepì e realizzò il volo su Vienna del 1918.
Il Giardino Giusti di Verona, celebrato da Goethe nel suo Viaggio in Italia.
Il parco di Palazzo Malingri a Bagnolo Piemonte, dove all’ombra di alberi monumentali (alcuni alti oltre 40 metri), si cela la cappella sotterranea di San Sebastiano, ammantata di affreschi quattrocenteschi attribuiti al Maestro del Villar, che molti critici identificano con l’eccellente Giovanni Canavesio.
In questa collezione di meraviglie di piante e fiori anche Villa San Michele ad Anacapri, buen retiro dello scrittore svedese Axel Munthe che, nello spirito romantico-simbolista, vi realizza un giardino ricco di citazioni pittoriche: Fernand Khnopff, Arnold Böcklin, i Preraffaelliti. La pergola segue la curvatura dello strapiombo per esaltare l’immensità del paesaggio e sfumare, tra cielo e mare, in un blu infinito.